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#salvaiciclisti è un movimento popolare e spontaneo indipendente da partiti e associazioni che chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane sulle quali sono morti negli ultimi 10 anni 2.556 ciclisti. Tutto parte dall’iniziativa Cities fit for cyclists del Times e dal manifesto di 8 punti che viene ripreso dai blogger italiani e rilanciato in rete sotto il nome di #salvaiciclisti.

In pochi giorni la campagna viene sposata dai principali quotidiani nazionali tra cui laGazzetta dello Sport, il Fatto Quotidiano e, seppure in modo non ufficiale, anche da Repubblica, dal Corriere della Sera, da  Paese Sera e dalla freepress Metro.

In meno di una settimana gli 8 punti del manifesto del Times vengono convertiti in un disegno di legge sottoscritto da oltre 60 parlamentari di tutte le forze politiche (tranne la Lega) attualmente in fase di approvazione al Senato (la scheda del Ddl sul sito del Senato).


 
Un flusso è usato per fornire agli utenti una serie di contenuti aggiornati di frequente. I distributori del contenuto rendono disponibile ilfeed e consentono agli utenti di iscriversi. L'aggregazione consiste in un insieme di feed accessibili simultaneamente, ed è eseguita da un aggregatore.

L'uso principale dei feed attualmente è legato alla possibilità di creare informazioni di qualunque tipo che un utente potrà vedere molto comodamente, con l'aiuto di un lettore apposito, nella stessa pagina, nella stessa finestra, senza dover andare ogni volta nel sito principale. Le informazioni non devono necessariamente essere di tipo scritto, possono altresi essere materiali audio/video come podcast. Questo è dovuto al fatto che il formato XML è un formato dinamico.

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Feed 

 
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Dal 3 aprile sono iscritto, con molti colleghi di Milano, di Brescia e Bagnolo Mella, a un cMOOC organizzato dall'Università di Firenze http://iamarf.org/2013/04/03/ltis13-il-luogo-e-i-suoi-abitanti/ e cito:
"Oggi i MOOC (Massive Open Online Courses) vanno di moda. Tutti ne parlano e esistono già società le quali, fungendo da intermediari, li offrono per conto delle università. È bene tuttavia chiarire che questo acronimo può indicare cose molto diverse fra loro. In questa sezione cerco di illustrare la questione.
I primi MOOC non si chiamavano così.  Nel 2007, grazie ad una provvidenzialesegnalazione di Antonio Fini, mi capitò di iscrivermi al corso online “Introduction to Open Education”, tenuto da David Wiley, a quel tempo presso la Utah State University. Il corso rappresentava una clamorosa novità: chiunque poteva iscriversi liberamente, accedendo ad una semplice pagina wiki e scrivendovi le proprie generalità, eccola. Se scorrete la pagina trovate anche le iscrizioni di Antonio e di altri amici italiani."

Spero di imparare a gestire meglio gli strumenti tecnologici che già utilizziamo in alcune classi (LIM, Aula virtuale ecc. ecc.)




 
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Si, vado al lavoro in bici (ovviamente la carico sul treno perchè da Codogno a Milano i kilometri sono tanti)...
Per me l'ambiente e la sua salvaguardia sono importanti, penso che un consumo consapevole delle risorse sia un aspetto ormai irrinunciabile della vita di ciascuno di noi, da comportamenti "sani" derivano infatti vantaggi sia in termini economici che in termini di divertimento, godimento delle bellezze naturali ed architettoniche del territorio, salute.
Dallo scorso settembre 2012 ho scelto di diventare ciclopendolare, prima mi muovevo in città a piedi o al limite, se il tempo o lo spazio da percorrere me lo impedivano, in metro.
Da quando ho acquistato (di seconda mano grazie ad ebay annunci) la mia bici a contropedale mi sposto solo con quella.

 
Io e il Massiccio del Sella
Sono un insegnante del CFP Canossa di Milano (Fondazione ENAC Lombardia), mi occupo di Matematica, Scienze ed Informatica Applicata, in questi anni (lavoro al CFP Canossa di Milano dal 2007) mi sono anche occupato del sito del CFP
www.canossamilano.org ed in particolare ho "convinto" i colleghi e la Direzione ad utilizzare il sito non solo come strumento di comunicazione, ma anche come strumento didattico, grazie all'Aula virtuale di  Docebo.
Mi spiego meglio: prima di approdare alla Formazione Professionale per adolescenti e giovani ho lavorato a lungo (dal 1997) come formatore in corsi di informatica rivolti agli adulti (occupati, cassintegrati, disoccupati, apprendisti ecc.), in questo contesto, collaborando prima con la Zucchetti di Lodi (1997 - 2004) poi con ASF - Associazione Servizi Formativi di Milano (2004 - 2010), ho avuto la possibilità di sperimentare la FAD (Formazione a Distanza) prima utilizzando una "Piattaforma" sviluppata internamente presso la sede Zucchetti Formazione di Napoli, poi utilizzando Docebo.
In contesti di formazione agli adulti la FAD è uno strumento potente perchè permette di riempire i vuoti fra un incontro e l'altro e permette di aprire nuovi canali di comunicazione e di scambio di materiali, idee e domande sia fra i partecipanti che fra questi ed il docente, si pensi che l'esperienza di utilizzo della FAD è partita con la Zucchetti nel 2001 e con ASF nel 2004, in tempi in cui la larga diffusione dei social network era, almeno in Italia, assolutamente sconosciuta.
Quando sono arrivato al CFP ho subito proposto di utilizzare lo strumento anche per la formazione degli adolescenti, anche in questo contesto infatti sono presenti numerosi "buchi" (le vacanze estive, per dirne una) che in passato, come in tutte le scuole, erano "riempiti" con fotocopie, schede e pagine del libro di testo...
L'inizio è stato un po' in sordina, una sperimentazione su un solo gruppo classe (classe II Servizi di Impresa 2007-2008) poi il sistema ha preso piede, sia fra gli insegnanti che fra gli studenti: le nuove generazioni, abituate come sono ad avere una "digital-life" sui social network hanno assimilato benissimo lo strumento e ormai possiamo dire di aver ridotto al 20% o meno l'utilizzo della fotocopiatrice.