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Dal 3 aprile sono iscritto, con molti colleghi di Milano, di Brescia e Bagnolo Mella, a un cMOOC organizzato dall'Università di Firenze http://iamarf.org/2013/04/03/ltis13-il-luogo-e-i-suoi-abitanti/ e cito:
"Oggi i MOOC (Massive Open Online Courses) vanno di moda. Tutti ne parlano e esistono già società le quali, fungendo da intermediari, li offrono per conto delle università. È bene tuttavia chiarire che questo acronimo può indicare cose molto diverse fra loro. In questa sezione cerco di illustrare la questione.
I primi MOOC non si chiamavano così.  Nel 2007, grazie ad una provvidenzialesegnalazione di Antonio Fini, mi capitò di iscrivermi al corso online “Introduction to Open Education”, tenuto da David Wiley, a quel tempo presso la Utah State University. Il corso rappresentava una clamorosa novità: chiunque poteva iscriversi liberamente, accedendo ad una semplice pagina wiki e scrivendovi le proprie generalità, eccola. Se scorrete la pagina trovate anche le iscrizioni di Antonio e di altri amici italiani."

Spero di imparare a gestire meglio gli strumenti tecnologici che già utilizziamo in alcune classi (LIM, Aula virtuale ecc. ecc.)





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